mercoledì 26 settembre 2012

Una cena tra amici

Lui, Red, mi è sempre piaciuto, da subito, da quando per caso ci eravamo incontrati ad una fiera ed eravamo diventati amici, e Lei, la moglie di Red, era subito piaciuta a mio marito, forse per gli stessi motivi per cui a me piace Red: siamo simili per tanti aspetti, ma abbiamo ruoli invertiti nella coppia.
Io e Red siamo creativi, sempre attenti al bello, all'arte, alla fotografia, alla lettura, e sempre alla ricerca di emozioni nuove.
Loro, i nostri compagni, sempre molto posati, attenti a tutto ciò che fanno, educati in modo rigido, rispettosi, gentili, curati.

La nostra conoscenza casuale è scaturita immediatamente in un'amicizia piacevole e spensierata, e spesso ci incontriamo tutti e quattro per uscire insieme, o per cenare a casa degli uni o degli altri.

Ma ieri sera è successo qualcosa di diverso....

Sembrava una serata come tante, una cena tra amici in terrazza, un piacevole ritrovarsi dopo tanto tempo.
Finché non abbiamo iniziato a parlare di sesso, complice forse il Müller-Thurgau che scorreva copioso, veloce e ghiacciato nelle nostre gole assetate.
Molte risate, qualche battuta piccante sul calo di desiderio, normale intorno ai quaranta...ed ecco che perdo ogni freno inibitore e iniziò a mostrare a Lei qual è la mia cura per il calo di desiderio di mio marito.
Mi alzo la gonna sui fianchi, mostrando il perizoma blu di pizzo indossato sotto l'abitino aderente, e mi siedo a cavalcioni sulle gambe di mio marito.


- Guarda Lei, se mi accorgo che mio marito non mi desidera, io mi trasformo immediatamente in una troia...mi struscio su di lui così....non gli do' né modo né tempo di desiderare altre donne -
e inizio a roteare i fianchi, con movenze quasi da pornodiva, mostrando ai miei ospiti il culo e strusciando il mio sesso su quello di mio marito, e poi spingendogli i seni sul viso, aggrappata allo schienale della sedia e facendogli stringere la mani sul mio culo mentre lo bacio.
A questo spettacolo decisamente gratuito, Lei arrossisce visibilmente, mentre Red si allenta il colletto della polo. Vedo una impercettibile perla di sudore scorrergli sulla fronte...
- vedi cara, i nostri uomini hanno bisogno di fantasia, di rinnovare il desiderio ogni giorno, di essere sorpresi con un regalo inaspettato, così come può essere anche un'avventura. E anche noi donne abbiamo le stesse esigenze. Avete mai pensato di andare in un club privè o di scambisti?....Io l'ho chiesto molte volte a mio marito, ma Lui non gradisce l'idea che ci siano estranei che possano mettermi le mani addosso.-

A quel punto mio marito, anche lui leggermente in imbarazzo per l'evidente eccitazione che gli avevo procurato con le mie "attenzioni" pubbliche, oltre che per le mie rivelazioni così intime, inizia a ridere e a cercare di sdrammatizzare, di cambiare discorso, ma ormai la bomba è innescata...Red è dalla mia parte.

- Manu, anche io ho chiesto spesso a mia moglie di rinfrescare il rapporto in questo modo. Sarebbe solo un gioco erotico, niente che debba intaccare il nostro equilibrio, semmai potrebbe rinsaldarlo con la complicità che ne scaturirebbe-
-Allora che ne pensate se questo scambio lo facessimo tra di noi? in fondo siamo amici, non siamo degli sconosciuti...- continuo io.

Il silenzio dei nostri compagni scende su di noi, mentre gli sguardi, un po' annebbiati dall'alcol, parlano in modo esplicito.
Ci stanno pensando....Non avevano mai osato pensarci, nemmeno lontanamente, ma la voglia è anche la loro, è evidente. Si guardano come per chiedersi se devono lanciarsi e lasciarsi andare alle nostre fantasie, o se invece fare retromarcia e ritornare nei ranghi.
Ma io e Red non gli diamo tempo di decidere.
Mi alzo e gli vado vicino, guardo Lei e le dico
- tranquilla, non te lo rubo, me lo presteresti solo per una sera.... possiamo liberare le nostre fantasie qui, tra di noi, senza che nessun estraneo possa entrare nelle nostre vite private...non temere.-

Lei...proprio Lei, la casta, tranquilla donna posata e silenziosa, si alza con un sorriso malizioso e va verso mio marito e lo bacia con la lingua, mettendosi nella stessa posizione che avevo io prima su di lui.
Mio marito mi guarda e annuisce, mi dà l'ok...
Ormai l'eccitazione è alle stelle per tutti. Siamo silenziosamente d'accordo.
Questa notte sarà una notte folle, una notte di trasgressione, e lo faremo senza nasconderci e senza tradirci, pur scopando con qualcuno che non è il nostro compagno abituale.

Red, cazzo...per quanto tempo ho fantasticato sul suo corpo. Quante volte ho immaginato di accarezzarlo, leccarlo, tastarlo, e ora sono libera di farlo, ho l'ok da mio marito e da sua moglie!
E probabilmente anche loro provavano le stesse sensazioni, gli stessi desideri nascosti a lungo dietro il perbenismo che li distingue.

Entriamo così in soggiorno, ci avviciniamo ai divani che sono due, ad angolo, e iniziamo a spogliarci.
Io spoglio Red e Lei spoglia mio marito.
I nostri movimenti sono quasi all'unisono, e ogni tanto mi rendo conto che Lei mi osserva, quasi per prendere spunto da me e per acquisire un po' della mia sensualità innata.
Quando abbassiamo i pantaloni dei nostri uomini sono entrambi già duri e tesi, pronti a ricevere quello che sarà il nostro dono.
Poi mi concentro solo su Red, non li guardo più.
Mi inginocchio tra le sue gambe mentre lui è seduto sul divano, e inizio lentamente ad accarezzargli l'interno delle cosce, guardandolo dritto negli occhi.
Giro con le mie dita sulla sua pelle, arrivo fino all'ombelico sfiorandogli il cazzo duro che svetta già lucido e pronto. E poi inizio a leccarlo.
Lo lecco lentamente, partendo dalle palle e risalendo lungo l'asta, con una lentezza esasperante. Lo stringo tra le mani, mi muovo piano, e intanto lo lecco. Prendo tra le labbra solo la cappella, la succhio piano come farei con un gelato gustoso, e improvvisamente, quando ormai si è abituato alla lentezza, lo prendo in bocca fin dove ci riesco e inizio a scoparlo con le labbra e con la mano. Salgo e scendo e lo sento gemere, stringere le mani tra i miei capelli, iniziare a dettare il ritmo, sempre più frenetico.
Si...mi piace un sacco fare pompini, mi sento potente, con in mano la situazione, oltre che il sesso.

Improvvisamente però Red mi prende per i capelli e mi fa sollevare, mi alza la gonna, mi scosta il perizoma e mi infila due dita dentro, senza troppi complimenti.
Mi trova già vergognosamente bagnata di desiderio, e quando avvicina la sua bocca alle mie grandi labbra, aprendomele con le dita per succhiarmi il clitoride, non resisto e gemo di piacere. Alzo una gamba, appoggiandogli un piede accanto, sul divano, restando in piedi di fronte a lui.
Gemo forte, mi sta succhiando l'anima, lo voglio subito dentro di me.

Mi spinge sul divano a pancia in giù, invertendo le nostre posizioni, lasciandomi con un piede a terra a sostenere la gamba sinistra e con la destra appoggiata al divano, praticamente inginocchiata a pecorina, e quando inizia a sculacciarmi e ad accarezzarmi, provo un'eccitazione fortissima.
Le sue mani mi stringono i fianchi, mi pizzicano, mi accarezzano e mi sculacciano, senza farmi mai capire dove arriveranno dopo. I suoi colpi sono forti e il dolore è un misto di piacere e di calore.
La posizione che ho assunto mi mette in condizione di guardare mio marito che già è sopra di Lei, la sta scopando di brutto, con foga, alzandole una gamba al petto, e anche lei geme rumorosamente.
Questa vista stranamente mi eccita ancor più.
Sento le dita di Red entrarmi dovunque, aprirmi ogni varco, regalarmi piacere intenso.

Improvvisamente lo sento entrare dentro me. Entra fino in fondo e resta fermo un attimo, prima di iniziare a muoversi veloce. Sempre più veloce, mentre le sue mani artigliano i miei fianchi e mi avvicinano a lui con violenza, mentre io con una mano mi titillo il clitoride.
Mi tira per i capelli come una cavalla in calore e dopo pochi minuti sento un fremito scorrermi nelle gambe, che cedono, mi appoggio col viso sul divano e inizio ad urlare il mio piacere mentre lui rincara la dose di spinte, sempre più veloci e profonde, mi sculaccia ancora, mi incita a venire, e io vengo, vengo, vengo, in un orgasmo che sembra non finire mai...
Dio mio, è incredibile il piacere che provo, si ripercuote in tutto il corpo con spasmi e contrazioni, e quando anche Lei urla, mio marito esce e la spruzza sul viso, mentre Red si accascia sulla mia schiena e mi inonda del suo seme....


Dopo tante urla di piacere, scende un improvviso silenzio. Un silenzio interminabile in cui riprendiamo tutti fiato. Quattro orgasmi praticamente in contemporanea....
Mi sollevo appena con la testa dal divano, guardo mio marito, ci sorridiamo, e appena mi libero del peso di Red sulla schiena, mi alzo e lo raggiungo, ci baciamo come non facevamo più da tanto tempo.

Il suo bacio mi dice "grazie", grazie di avergli regalato una serata di trasgressione, di aver goduto nel vederlo scopare con un'altra, di avergli indicato la via per realizzare la sua segreta fantasia che non sarebbe mai riuscito a mettere in pratica per paura di perdermi, e lo stesso vale per me. Ci siamo regalati la complicità di saperci felici, sicuri di noi e del nostro rapporto, pur trasgredendo.
Anche Red e Lei si avvicinano, si leccano, si baciano languidamente, si toccano.

Questo gioco, questa "serata tra amici", ci ha regalato un'eccitazione così grande che ancora non sfuma.
Siamo tutti e quattro visibilmente eccitati, e a ben pensare, Lei non è mica tanto posata come sembra. Anzi...a me è sembrata una vera porca quando apriva la bocca per accogliere gli schizzi di mio marito.


- che ne dite, ora lo vogliamo mangiare il gelato?....

E scoppiamo a ridere tutti per la facilità con cui ho riportato tutti alla normalità.

Chissà se, quando l'effetto del vino sparirà, ci pentiremo di questa serata, o se invece la ripeteremo, consci di condividere adesso qualcosa di più di una semplice amicizia.




lunedì 10 settembre 2012

Tu ci sei


Tu ci sei nell'ombra della notte, quando il silenzio mi parla di te.
Tu ci sei tra le lenzuola sfatte dai sogni, appena apro gli occhi al sole.
Tu ci sei nel profumo del caffè.
Tu ci sei nelle mie mani che instancabili lavorano.
Tu ci sei nel mio più intimo segreto.
Tu ci sei quando ho voglia di fare l'amore.
Tu ci sei quando chiudo gli occhi e mi lascio andare.  E muoio un po'.
Tu ci sei quando mi guardo allo specchio e vedo i miei occhi tristi.
Tu ci sei. Ci sei ancora. Ci sarai sempre. Sei dentro di me, e non te ne andrai...

Tu ci sei, e io lo so. Anche se non sei più qui.


venerdì 7 settembre 2012

Osa

Osa. Perché non lo fai e lasci che siano solo i tuoi occhi a parlarmi?
Perché non mi dici che mi vuoi, che vorresti prendermi ora, subito, anche qui sulla scrivania, mentre ti guardo con occhi di sfida, o sulle scale di casa, o per terra come animali in calore che hanno l'urgenza di possedersi?
Perché lasci che io possa solo immaginare quello che vuoi e non mi dici chiaramente che vuoi bere e mangiare del mio corpo? Che vuoi entrare dentro di me e non uscirne più finché una "piccola morte" non ci unisca in un unico respiro?
Dimmelo....dimmelo che mi vuoi, ne ho bisogno. Dimmi che sono tua.
Osa dirmi ciò che non osi mai.

E poi prendimi e stringimi a te, toglimi il fiato con il tuo desiderio, riempimi di te e della tua energia, entrami fino in fondo all'anima.
Osa, ora, subito.
Io perdo ogni facoltà mentale quando mi guardi così. Sono solo sensi e desiderio, quando mi spogli con gli occhi e con la mente, ma poi non fai nulla.
Non farmi aspettare ancora, il mio desiderio è già al culmine.
Non soffocare il tuo desiderio con la ragione, non lasciarlo scappare via per paura di sbagliare.
E se desiderarsi, volersi stringere un po' di più, è sbagliato....allora io voglio sbagliare.
Perché tu sei già dentro di me. Ed io ti sto aspettando.
Osa.

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